Neuromarketing e olio EVO:cosa accade nel cervello prima ancora di assaggiare?

Nel mondo dell’olio extravergine d’oliva, pensiamo spesso che sia il gusto a guidare le scelte. In realtà, il nostro cervello decide prima ancora di assaggiare. Lo dimostrano gli studi di neuromarketing, raccolti anche nell’articolo di Olio Officina, che spiegano come gli stimoli visivi, emozionali e cognitivi influenzano il modo in cui percepiamo un prodotto.

Il cervello prende decisioni prima del gusto

Secondo le ricerche, oltre il 90% delle decisioni d’acquisto è frutto di processi inconsci.
Quando ci troviamo davanti ad una bottiglia d’olio, la nostra mente sta già analizzando:

  • La forma del packaging;
  • Il colore dominante;
  • La grafica e l’etichetta;
  • Il tono della comunicazione.

Tutti questi elementi creano un’impressione istintiva: positiva o negativa.
Senza accorgercene, iniziamo già a “sentire” il sapore di un olio, prima ancora di aprirlo.

Priming: il primo impatto conta

Il priming è un principio chiave del neuromarketing: riguarda il modo in cui uno stimolo iniziale condiziona tutto ciò che viene dopo.
Nel caso dell’olio EVO, basta:

  • Un’etichetta pulita e ben leggibile;
  • Un colore che trasmette naturalezza;
  • Una bottiglia familiare ma ben curata.

per attivare nel cervello una risposta positiva.
Tradotto: si crea fiducia, aspettativa di qualità e voglia di provare

Il cervello capisce prima ciò che è chiaro

“Il cervello ama ciò che gli è familiare, ma premia ciò che lo sorprende in modo sicuro.”

Significa che per conquistare chi acquista, servono:

  • Chiarezza: informazioni leggibili e comprensibili;
  • Coerenza: tra ciò che si promette e ciò che si trova;
  • Una piccola sorpresa: qualcosa che differenzia, senza confondere.

Anche un dettaglio tecnico, come l’indicazione DOP, o la certificazione biologica, può attivare una percezione positiva se è comunicato in modo semplice e credibile.

Come Frantoio Porto di Mola applica questi principi

Il nostro Frantoio artigianale, parla il linguaggio che il cervello comprende meglio.
Lo facciamo con:

  • Etichette chiare, con tutte le informazioni su provenienza, lavorazione e certificazioni;
  • Design essenziale, con attenzione alla coerenza visiva;
  • Una comunicazione pulita, che racconta la realtà.

Il nostro obiettivo è semplice: far capire che l’olio che si ha davanti è genuino, tracciabile e prodotto con rispetto per la terra.

Perché il neuromarketing funziona

Il neuromarketing non serve a “convincere”, ma a rendere visibile la qualità.
Nel nostro caso, non cambiamo il prodotto per renderlo più “accattivante”: ci impegniamo a mostrare meglio ciò che è già buono e vero.

Il cliente sceglie con il palato e con l’istinto.
E se la bottiglia, le parole e il contesto parlano il linguaggio giusto, quel primo assaggio arriva ancora prima di aprire il tappo.

In Frantoio Porto di Mola ci impegniamo ogni giorno per far parlare il nostro olio nel modo più semplice e autentico possibile: attraverso la qualità, il rispetto per la terra e una comunicazione che arrivi dritta, prima al cervello… e poi al gusto.

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