La natura, come sappiamo e come vediamo, è caratterizzata da cicli che si ripetono continuamente. Un esempio è dato dalle stagioni che cambiano e trascinano in questo passaggio anche tutto ciò che è collegato ad esse: tra questi, le piante.
Sembra scontato dire che in periodi primaverili le piante fioriscono, perché possiamo considerare questa come conoscenza generale. Ma quanti sanno che in inverno, invece, cadono in riposo vegetativo?
Si tratta di uno stato che possiamo chiamare di “dormi-veglia”, causato dalla mancanza di luce solare, che diminuisce nettamente e si rende disponibile solo 8 ore al giorno.
Quest’aumento di ore di buio chiede a tutti gli elementi della natura un maggior riposo, che può essere confuso, da occhi inesperti, con quello di “morte” delle piante.
In realtà, queste, stanno solo conservando le energie per affrontare al meglio il periodo di fioritura, pur non cessando mai la loro attività.
Leggi qui per approfondire i cambiamenti che le quattro stagioni comportano all’ulivo.
Come preparare l’ulivo al riposo vegetativo?
Per rispondere a questa domanda c’è bisogno di una conoscenza approfondita dell’ulivo.
Noi del Frantoio ci dedichiamo alla cura e all’attenzione che queste piante necessitano, ascoltando i loro bisogni e, soltanto dopo, indirizziamo i nostri comportamenti verso una specifica azione.
Perché è vero che l’inverno segna il periodo di riposo ma bisogna anche tenere conto della zona geografica in cui gli ulivi mettono le loro radici, in quanto -attraverso questa – si ha conoscenza dei picchi di freddo che la temperatura invernale può raggiungere.
Effettuando, così, la potatura della chioma nel giusto periodo, ed evitando di destabilizzare la produttività futura della pianta.
La potatura è un atto fondamentale, in quanto consente di sfoltire l’albero e favorire il passaggio di luce che permette di gestire la produttività della pianta. Inoltre, quest’azione è resa necessaria dal dover creare equilibrio tra la parte vegetativa e quella fruttifica dell’ulivo.
E non solo bisogna tagliare, ma bisogna anche sapere cosa e come tagliare.
Infatti, le prime zone da tagliare sono quelle non più necessarie alla coltivazione (tagli grossi) poi, soltanto dopo, si passa ai tagli di sfoltimento.
“Come” tagliare è una conoscenza che chi si accinge a compiere tale azione deve avere, perché una potatura errata può causare la proliferazione di funghi, batteri, tumori e compromissione dei vasi linfatici.
Frantoio Porto di Mola combina insieme l’elevata preparazione del suo team e l’innovazione tecnologica a sua disposizione per garantire una lavorazione senza eguali ed una produzione di elevata qualità.
Ad assicurare questi alti standard, i nostri prodotti, che puoi scoprire cliccando qui, riportano la certificazione di Metodo Biologico, secondo il Reg. CE 834/2007.
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